Il napoletano Sandro De Palma si esibisce

come unico pianista italiano

al Festival La Folle journée di Nantes

Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 gennaio 2006

 

Il pianista napoletano Sandro De Palma partecipa come unico pianista italiano alla Folle journée di Nantes con tre recital pianistici che si terranno venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 gennaio 2006. Tra le più importanti rassegne musicali francesi, ideato e curato da René Martin e giunto oggi alla dodicesima edizione il festival bretone è stato esportato con successo in Spagna, in Portogallo e in Giappone. Quest’anno la Folle journée sarà riproposta ad aprile a Lisbona, nella stessa edizione di Nantes, e a maggio a Tokyo con un programma dedicato a Mozart. 

Presidente dell'Associazione Muzio Clementi di Roma e direttore artistico del Festival Maggio della musica di Napoli, De Palma, erede della scuola pianistica napoletana, è tra le voci più interessanti del concertismo europeo e vanta collaborazioni con artisti di fama internazionale, quali Peter Maag, Yoram David, la Filarmonica di Berlino. È ospite di importanti festival italiani ed europei come Ravenna Festival, Settembre Musica, i Festival di Coimbra e di Lubjana. Habitué delle kermesse francesi ritorna, acclamato da critica e pubblico, nelle manifestazioni firmate René Martin, caratterizzate da raffinate scelte artistiche e da un grande affluenza di pubblico: Folle Journée e Festival International de Piano.

Per La Folle Journée 2006 De Palma interpreta il 27, 28 e 29 gennaio, al Palazzo dei Congressi di Nantes, un programma non convenzionale di musiche poco eseguite del repertorio barocco italiano ed europeo (Alessandro Marcello, Domenico Scarlatti, Vivaldi, Bach ed Händel) o ispirate al periodo rinascimentale e barocco (Respighi).

 

 

PROGRAMMA

VENERDI 27 GENNAIO 2006, ORE 12.45

SABATO 28 GENNAIO 2006, ORE 14.15

Respighi: Antiche danze ed arie per liuto, trascrizione per pianoforte

Vivaldi/Bach: Concerto in sol maggiore di Vivaldi nella trascrizione di Bach BWV 973

D. Scarlatti: Pastorale e Capriccio

A. Marcello/Bach: Concerto in re monore di Alessandro Marcello nella trascrizione di Bach BWV 974

D. Scarlatti: Sonate in si minore K. 197, in  sol maggiore K. 455, in  mi maggiore K. 380, in sol maggiore K. 427

 

DOMENICA 29 GENNAIO 2006, ORE 12.15

Händel: Passacaglia in sol minore dalla Suite  n. 7 HWV 432

Händel: Aria variata in mi maggiore "The Harmonious Blacksmith" dalla Suite n.5 HWV 430

Bach: Partita n. 6 in mi minore BWV 830

 

BREVE STORIA DEL FESTIVAL

La Folle Journée, nata nel 1995, è un festival annuale tematico che propone nell'arco di 5 giorni in sale teatrali, musei e palazzi storici di Nantes circa 400 concerti. Nel 2005 il festival è stato organizzato anche a Tokyo dove ha totalizzato 120.000 biglietti venduti.

La XII edizione, in programma a Nantes dal 25 al 29 gennaio 2006, è intitolata «L'armonia delle nazioni» ed è dedicato alla musica barocca dal 1650 al 1750, affidata a grandi interpreti e a giovani esordienti provenienti da tutto il mondo. Le altre presenze presenze italiane, oltre Sandro De Palma, sono due ensemble specializzati in musica barocca: La Venexiana diretta da Claudio Cavina (25 e 28 gennaio), l’Europa Galante e Fabio Biondi al violino e alla direzione (27, 28 e 29 gennaio).         

L'epoca, prescelta dal festival, è caratterizzata da importanti cambiamenti e da numerose querelle estetiche: la nascita degli stili nazionali; la vittoria della tonalità sulla modalità; il dibattito sui concetti di armonia e melodia. I compositori protagonisti di questa edizione sono: Bach e Telemann (Germania), Händel e Purcell (Inghilterra), De Nebra e Soler (Spagna), Couperin e Rameau (Francia), Domenico Scarlatti e Vivaldi (Italia), Seixas e Almeida (Portogallo). www.follejournée.fr

 

 

BIOGRAFIA DEL PIANISTA SANDRO DE PALMA

“una delle più qualificate ed originali espressioni del concertismo italiano”. La critica ne sottolinea le “prestigiose possibilità strumentali al servizio di una visione interpretativa personale ed approfondita, sostenuta da una poetica ricerca sonora”.

Ha tenuto il suo primo concerto a  nove anni con musiche di Bach, Chopin e Schubert. Dopo gli studi con Vincenzo Vitale si è perfezionato con Nikita Magaloff  giovandosi poi anche  dell’esperienza e dei consigli di Piero Rattalino. Vincitore a 19 anni del Concorso Internazionale “Alfredo Casella”, ha inoltre  ricevuto  il Primo Premio della “Fondazione Bruce Hungerford” di New York  che gli ha aperto le porte  della celebre Carnegie Hall ed è stato premiato in prestigiose competizioni tra cui il “Dino Ciani – Teatro alla Scala”. 

Già nel 1983 si era imposto all’attenzione della critica con l’integrale degli Studi di Chopin  al Festival Pianistico Internazionale Arturo Benedetti Michelangeli di Brescia e Bergamo. 

Un’innata esigenza di approfondimento lo ha indotto ad una pausa di riflessione (nel ’93) dedicata ad un intenso corso di studi con la grande didatta Alice Kezeradze-Pogorelich.

Ospite di prestigiosi Festival quali Settembre Musica, Ravenna Festival, Festival di Coimbra e di Lubjana, Festival Beethoven di Bonn... ha tenuto concerti in tutta Europa: Austria, Ungheria, Francia, Germania, Svizzera, Lussemburgo, Spagna, Portogallo, Belgio, Gran Bretagna – dove dopo il debutto a Londra (Wigmore Hall, febbraio 1998) è stato  subito reinvitato per l’anno successivo; ed ha effettuato tournées in Russia,  Messico,  Stati Uniti e recentemente in Giappone (2002).

In Italia ha suonato al Quirinale e alla presenza del Presidente della Repubblica Ciampi,  è regolarmente ospite delle maggiori Istituzioni concertistiche,  ha collaborato con le più importanti Orchestre sinfoniche. All’estero ha suonato con la Filarmonica di Dresda, con l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e nel 2000, su invito di Yuri Temirkanov, ha eseguito il Concerto n.1 di Liszt  a San Pietroburgo, con la celebre Filarmonica.

Si dedica anche con passione alla musica da camera:  in duo con i violinisti Ilja Grubert, Boris Belkin, Pierre Hommage, con il violista Toby Hofmann, con i clarinettisti Wenzel Fuchs e Darko Brlek, il Quartetto Prazak,  gli Ensembles di fiati e di archi dei Berliner Philharmoniker. Con questi ultimi ha tenuto numerosi concerti ed ha ottenuto un successo  particolare nel febbraio 2004  suonando il Quintetto di Franck a Berlino, nella sede della  Filarmonica.

Come solista, significativo il successo al Festival del pianoforte de La Roque d’Anthéron nell’agosto 2005, che ha suscitato vastissima eco sulla stampa specializzata.

A sedici anni ha dedicato il suo primo disco a musiche di Liszt ; ha partecipato alla prima registrazione integrale del Gradus ad Parnassum di Muzio Clementi (Fonit Cetra)  che ha ottenuto il Premio della Critica discografica Italiana). I  CD più recenti sono dedicati a Clementi, Brahms e Cilea. Dal 1998  De Palma è direttore artistico del Festival "Maggio della Musica" di Napoli.

La sua forza comunicativa e la consapevolezza delle scelte interpretative sono state sottolineate dalla critica nel dicembre 2005, per l’interpretazione del Concerto n.1 di Beethoven  al Teatro Filarmonico di Verona con  la direzione di Soudant. Su invito di René Martin, partecipa alla nuova edizione della prestigiosa manifestazione internazionale denominata la “Folle Journée 2006” con  tre diversi programmi “a tema” e concerti a Nantes (27- 28 e 29 gennaio) , Lisbona (febbraio) e Tokyo (maggio 2006).

 

 

Commento di De Palma al programma dei concerti della Folle journée 2006

 

«Quando René Martin mi ha invitato alla Folle Journée di Nantes 2006 sono rimasto all’inizio abbastanza perplesso.

Il titolo “L’armonia delle Nazioni” prevedeva musiche composte tra il 1650 e il 1750; inoltre c’erano degli abbinamenti tra autori delle varie nazioni che poco hanno a che fare con il pianoforte.

René mi ha  affidato l’Italia con Vivaldi e Scarlatti, ma mi ha anche detto che avrei potuto scegliere e mescolare gli autori delle varie nazioni. Naturalmente la Germania, che con Bach ed Haendel sovrasta tutti gli altri.

La musica strumentale italiana è sempre stata poco considerata almeno fino a quando non si è riscoperto Vivaldi, considerato comunque sempre con sospetto (Strawinsky in testa). In realtà Bach ha sempre avuto una grande ammirazione per la musica strumentale italiana e proprio da lì sono partito per la formulazione dei programmi che presenterò a Nantes.

Il gusto della trascrizione di opere antiche o di altra estrazione culturale mi ha sempre affascinato. 

Alla fine credo che anche Bach al pianoforte sia una sorta di trascrizione.

Il primo programma (27 e 28 gennaio) comincia con due antiche arie per liuto trascritte da Ottorino Respighi; la prima è un “gagliarda”di Vincenzo Galilei, padre di Galileo Galilei e la seconda è una siciliana di autore anonimo del XVI secolo.

Segue  un concerto per violino e archi di Vivaldi trascritto da J.S.Bach; dopo due Sonate di Scarlatti “rivisitate” da Tausig, torno a Bach che trascrive  un concerto di Alessandro Marcello per oboe e orchestra, il cui Adagio in tempi moderni è divenuto popolarissimo come colonna sonora del film Anonimo veneziano. Il programma finisce con quattro Sonate di Scarlatti. Insomma l’Italia vista dalla Germania e poi musiche originali per clavicembalo “trascritte” o meglio eseguite sul pianoforte.

Il secondo programma (29 gennaio) vede invece due pezzi tratti da due Suites di Haendel (la celeberrima “Passacaglia” e l’Aria con variazioni dal “Fabbro armonioso”). Di Bach eseguirò la Partita n. 6 in mi minore BWV 830, pubblicata nel 1731. Polittico sulla “Melancholia” come l’ ha definita Rattalino, la Partita n. 6 pone molti problemi all’interprete a partire dalla scelta della tonalità di mi minore, che Bach usò pochissime volte.

I due programmi, insomma vogliono dimostrare che  la creatività dei grandi artisti supera ogni confine, e che l’Europa è stata, prima ancora dell’unione politica un formidabile crogiuolo fecondo di scambi, esperienze e stimoli».

 

Sandro De Palma

 

PROGRAMMA

VENERDI 27 GENNAIO 2006, ORE 12.45

SABATO 28 GENNAIO 2006, ORE 14.15

Respighi: Antiche danze ed arie per liuto, trascrizione per pianoforte

Vivaldi/Bach: Concerto in sol maggiore di Vivaldi nella trascrizione di Bach BWV 973

D. Scarlatti: Pastorale e Capriccio

A. Marcello/Bach: Concerto in re monore di Alessandro Marcello nella trascrizione di Bach BWV 974

D. Scarlatti: Sonate in si minore K. 197, in  sol maggiore K. 455, in  mi maggiore K. 380, in sol maggiore K. 427

 

DOMENICA 29 GENNAIO 2006, ORE 12.15

Händel: Passacaglia in sol minore dalla Suite  n. 7 HWV 432

Händel: Aria variata in mi maggiore "The Harmonious Blacksmith" dalla Suite n.5 HWV 430

Bach: Partita n. 6 in mi minore BWV 830